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Un bel venticinquesimo anniversario, quello della Coppa Città di Verona di dama internazionale. Il primo torneo di spicco del calendario agonistico nazionale, che tradizionalmente si tiene nella città scaligera allo sbocciare della primavera - quest’anno il 26-27 marzo, ha infatti consegnato agli Annali un’edizione al più alto livello tecnico mai registrato.

Dei 47 giocatori ai nastri di partenza, ben 15 provenivano da altri Paesi Europei, con 2 fortissimi Grandi Maestri Internazionali, come il 5 volte Campione del Mondo Alexander Shvartsman, russo, già presente (e vincitore) nel 2019, e l’olandese Ron Heusdens, più volte campione nazionale. Particolare interesse ha suscitato anche la partecipazione del Maestro Internazionale Yuriy Lagoda, ucraino, ma da anni residente in Olanda. In effetti Shvarstman e Lagoda, pur nominalmente cittadini di due Paesi tristemente in guerra tra loro, si trovano nei fatti “dalla stessa della barricata”, perché il buon Alexander, che ha una moglie ucraina (e anche due figlie), risiede in quel Paese da tempo, ed anzi ha dovuto anch’egli riparare in Olanda, con tutta la famiglia, aiutato in ciò dal Circolo di Wageningen, per il quale gioca durante una buona parte dell’anno.

Particolarmente nutrito il gruppo proveniente dalla Lettonia, costituito da 6 giovani, tutti allievi della 10 volte campionessa mondiale femminile Zoja Golubeva, la quale, pur presente, ha preferito non giocare. Per quanto riguarda gli olandesi, oltre ad Heusdens c’erano altri 5 validi giocatori, fra cui il MF Peter van der Stap. Da segnalare anche la partecipazione del MI Jacov Shaus, israeliano.

Il Circolo Damistico Veronese “Enrico Molesini”, guidato dal M° Emanuele Danese, ha dovuto faticare parecchio per reggere l’impatto della sfida organizzativa, che quest’anno si è presentata con dei paletti sempre più alti. Infatti non è ancora venuto meno l’obbligo di attenersi alla normativa di protezione anti-Covid, e, per andare incontro alle aspettative di “alleggerimento” espresse da vari giocatori, si è deciso di utilizzare i separatori in plexiglass al posto delle scomode, e certamente consunte, visiere. Comunque la sede di gara presso il comodo Hotel S. Marco ha offerto ancora una volta un ambiente accogliente e di prestigio. Nuova e benvenuta la sponsorizzazione di AGSM AIM, così come il patrocinio del Comune di Verona, la cui amministrazione è stata rappresentata alla premiazione dall’Assessore allo Sport e Tempo Libero Filippo Rando.

Ha vinto ancora, come previsto, Shvartsman, che ha staccato Heusdens e l’ottimo Loris Milanese, primo della qualificata pattuglia italiana, che comprendeva anche il Campione Italiano Roberto Tovagliaro e uno dei due co-vincitori dell’anno scorso, Daniele Macali. Molto buona la prestazione del giovane savonese Matteo Fortunato che, oltre a portarsi a casa una coppa come primo fra gli Juniores, ha conseguito la promozione a Maestro per superamento della relativa soglia di Capitale Punti ed ha pure vinto nel secondo gruppo “fittizio” di merito, davanti al lettone Vsevolods Mitrevics e all’olandese Andy Damen. Altri premiati: Marco Stipcevich come primo dei Cadetti, Giorgia Senesi come prima dei Mini-Cadetti e la lettone Jelizaveta Zaharova come prima delle donne, davanti alla connazionale Darja Drabova ed a Sofia Pandoldo. Nella terza categoria di merito la terna dei premiati ha visto Eugenio Garista imporsi su Stipcevich e Stefano Valentini, e nel quarto è stato Damiano Anselmi ad aggiudicarsi il rimborso spese più alto, davanti al lettone Aleksejs Pelniks ed a Giuseppe Toscano.

Senza problemi la Direzione di Gara di Stefano Iacono, coadiuvato da Gianpaolo Ciccone e Teresa Zamboni. Alla premiazione il Consigliere Federale Macali ha dato atto al CD Veronese dell’ottima riuscita di questa edizione; come sempre, inoltre, hanno presenziato alla consegna dei premi anche le figlie di Enrico Molesini, il compianto Maestro veronese a cui i damisti veronesi hanno voluto dedicare il Torneo.

Classifica: 1° Alexander Shvartsman p. 11,45.81; 2° Ron Heusdens p. 10,48.79; 3° Loris Alessandro Milanese p. 9,47.65; 4° Yuriy Lagoda p. 9,42.60; 5° Aize Plantinga p. 9,40.53; 6° Peter van der Stap p. 9,39.53; 7° Jacov Shaus p. 8,45.53; 8° Luca Lorusso p. 8,43.54; 9° Matteo Fortunato p. 8,42.42; 10° Jelizaveta Zaharova p. 8,41.46; 11° Vsevolods Mitrevics p. 8,40.44; 12° Andy Damen p. 7,45.48; 13° Daniele Macali p. 7,45.44; 14° Aboubacar Sadikh Diop p. 7,43.41; 15° Roberto Senesi p. 7,39.38; 16° Eusebio Cabral de Brito Matos p. 7,37.38; 17° Nicola Gioffrè p. 7,36.32; 18° Roberto Tovagliaro p. 7,35.35; 19° Eugenio Garista p. 7,35.34; 20° Marco Stipcevich p. 7,25.22; 21° Riccardo Agosti p. 6,40.37; 22° Moreno Manzana p. 6,37.34; 23° Rafael Antonio Rodriguez Peralta p. 6,36.29; 24° Emanuele Danese p. 6,36.28; 25° Stefano Valentini p. 6,36.27; 26° Bert Begeman p. 6,34.22; 27° Daniele Redivo p. 6,33.24; 28° Damiano Anselmi p. 6,27.20; 29° Aleksejs Pelniks p. 5,40.32; 30° Darja Drabova p. 5,37.23; 31° Giuseppe Toscano p. 5,35.25; 32° Daniele Brancaleone p. 5,35.17; 33° Diego Signorini p. 5,32.22; 34° Diego Tranquillini p. 5,32.18; 35° Mattia Brancaleone p. 5,30.21; 36° Renzo Rubele p. 4,37.18; 37° Francesco Militello p. 4,35.16; 38° Andrea Cappadonia p. 4,30.15; 39° Pietro Ros p. 4,29.13; 40° Ludy Brink p. 4,28.10; 41° Sofia Pandolfo p. 4,28.7; 42° Andrea Taviani p. 4,26.12; 43° Elizabete Kolbase p. 4,23.8; 44° Giorgia Senesi p. 3,32.8; 45° Simone Demaria p. 2,22.0; 46° Giovanni Paolo Manghisi (ritirato) p. 2,17.10; 47° Tereze Barbara Graudina p. 0,31.0.

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